PERCHE’ I PARRUCCHIERI CHIUDONO IL LUNEDI

Che sia una volta a settimana o due al mese, che ci si vada giusto in vista di un’occasione speciale, importa poco.

Chiunque, uomo o donna, ama recarsi dal parrucchiere o barbiere, per concedersi qualche ora di relax e di coccole.

Un momento di svago, di evasione. Un modo come un altro per prendersi cura della propria persona.

Ma vi siete mai chiesti però perché barbieri e parrucchieri siano chiusi proprio di lunedì?

Questa pratica, che vale in tutte le regioni di Italia da nord a sud, vanta delle origini davvero antiche e affonda le sue radici in una vicenda alquanto curiosa, che intreccia amore, gelosia e morte.

Perché i parrucchieri chiudono il lunedì? Svelato il motivo

Il motivo per cui i locali di barbieri e parrucchiere restano chiuse il lunedì è da ricercarsi, infatti, un terribile omicidio.

Dobbiamo tornare indietro nel tempo, nel 1700. Siamo a Firenze, capoluogo toscano.

È l’estate del 1742. In quella che sembra una placida giornata di giugno in Via San Cristofano, nei pressi di Santa Croce, viene ritrovato un cadavere. Si tratta di una donna di nome  Mariuccia, una prostituta  molto nota in città. La comunità è sconvolta, subito la polizia comincia ad indagare, nel tentativo appunto di capire chi sia l’assassino della  donna sgozzata. Le ricerche da parte dei Birri, così venivano chiamati prima a Firenze i poliziotti, cominciano dai banchi dei pegni con la speranza che il responsabile di quel brutale delitto si sia recato lì per disfarsi di qualche prova. Quell’intuizione si rivela geniale: dopo qualche giorno, infatti, in uno dei banchi viene ritrovato il vestito indossato dalla donna nella notte nella quale è stata brutalmente uccisa.

Parrucchieri chiusi il lunedì: un’usanza legata ad un delitto

Birri riescono così a risalire ad un certo Antonio di Vittorio Giani, famoso barbiere di Firenze, che lavorava nella zona di via Romana. In un primo momento l’uomo nega ogni coinvolgimento, poi cede e racconta di aver ucciso lei perché follemente innamorato della giovane, quanto geloso.
Processato, Antonio viene  condannato all’impiccagione.

Il lunedì dopo l’omicidio della prostituta,il corpo dell’assassino barbiere penzola in piazza davanti a  una folla immensa.  Molti abitanti della città per assistere all’esecuzione avevano tenute chiuse le attività commerciali. Tra i cittadini, moltissimi barbieri, amici e colleghi di  Antonio di Vittorio Giani.

Da allora per ricordare il collega 22enne e Mariuccia, la donna da questi uccisa, i barbieri decisero di mantenere sempre chiusa la bottega il lunedì. Una consuetudine, come avrete capito, che ha vinto i secoli, arrivando fino ai giorni nostri.

Incredibile, no?

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